sabato 28 aprile 2012

Autore, occhio ai diritti che cedi!

Seguivo su Facebook un dialogo tra scrittori. Uno aveva amaramente scoperto la realtà delle grandi librerie di catena italiane, il meccanismo delle "eccedenze giornaliere": se il tuo libro non vende robustamente il primo giorno di vetrina, finisce in cantina e da lì direttamente al macero. O funzioni entro le prime otto ore o sei morto, insomma.
"E fare un bell'ebook no?" ho chiesto. Ho ebook che dopo sedici anni sono ancora ben messi nelle classifiche dei bestseller di Amazon, altro che otto ore e poi cala il sipario. L'ebook venderà poco, ma è sempre disponibile e sta a noi far sì che sia sempre in vetrina.
"Il mio editore non fa ebook" mi hanno risposto. Però magari l'autore ha ceduto tutti i diritti, dal primo all'ultimo, in cambio di nulla.
Invece i diritti vanno sempre ceduti con attenzione, e solo se c'è un progetto concreto dietro: a che serve cedere i diritti digitali a un editore che non fa ebook? Tanto vale che l'edizione digitale ce la facciamo in proprio, è facile e gratuito.
Anche i diritti più esotici, quelli a cui un autore al primo contratto non pensa mai, bisognerebbe trattarli con attenzione. I diritti di traduzione, per esempio. O l'editore ha dei rapporti con le case straniere e fa seriamente dei tentativi per vendere il nostro libro all'estero, oppure è inutile cederli per poco o addirittura per nulla, meglio provare noi a vendere il libro all'estero.
Nel mio primo romanzo, "I biplani di D'Annunzio", avevo ceduto i diritti per l'estero a Mondadori, così l'inaspettata traduzione in francese mi ha fruttato appena 300 mila lire. Poi mi son fatto furbo, e mi sono tenuto i diritti del successivo "La perla alla fine del mondo", così ho potuto trattare attraverso il mio agente, e molto meglio, le traduzioni in francese e spagnolo.
Occhio anche ai diritti cinematografici: ho appena incassato l'opzione per trarre un film dal mio ultimo romanzo, "La vergine delle ossa". Magari il film non si farà mai, o magari sì, chissà. Ma la sola opzione vale quanto un mese di uno stipendio dignitoso: con tutto il rispetto, perché avrei dovuto dividerlo con l'editore dell'edizione cartacea, o con l'editore della versione ebook, che hanno fatto un lavoro eccellente nei rispettivi ruoli, ma nel tentativo di portare la scombinata avventura di Salgari e Lombroso al cinema non hanno alcun ruolo?

Insomma, prima di firmare leggi bene cosa firmi, e prima di cedere i diritti secondari, che secondari non sono per nulla, verifica che l'editore abbia per davvero un progetto per usarli. Altrimenti, tienteli stretti.

Nessun commento:

Posta un commento

CHI SIAMO

Esploriamo insieme le potenzialità del libro elettronico: ecologico, democratico, ricco, multimediale, affascinante.
Sarebbe un peccato pensare al libro elettronico semplicemente come a un modo complicato per leggere libri nati e pensati per la carta.
L'ebook non è un libro con l'interruttore. È un modo totalmente nuovo di scrivere, di fare cultura, intrattenimento e letteratura.
Pennyebook, amici dell'ebook nasce per sperimentare le scritture del nuovo millennio, per riempire di contenuti i lettori digitali, per inventare una nuova arte.

CONTATTI

luca@masali.com

Editor: Luca Masali
Direttore editoriale: Angela Andò