venerdì 7 ottobre 2011

Come autoprodurre un ebook: seconda puntata

Nella prima puntata abbiamo visto due cose importanti:

  • Primo, che per fare un buon ebook ci vuole una buona idea.
  • Secondo, che  per fare un buon ebook non serve un editore e nemmeno una partita Iva; Anche la parte burocratica della gestione dei libri, come il famigerato Isbn, si può ottenere facilmente e a costi (quasi) ragionevoli.
Ora la questione è: come faccio? Nel senso, come trasformo la mia buona idea in un libro elettronico? E quanto mi costa?

Andiamo con ordine. Anzi no, cominciamo dalla fine. Quanto mi costa? è una bella domanda. Per fare un ebook ci  vogliono testi, immagini, magari pure musica e filmati, e software per gestirli.
E dov'è il problema, dirà qualcuno. Il software lo pesco nel torrente, le immagini le piglio da Google, i filmati me li scarico da Youtube e la musica la piglio dal mulo.

Nei miei ebook campeggiano queste parole, semplici e secche: 


Per scelta, questo libro non ha nessuna protezione contro le copie abusive (DRM).
La riproduzione, la copia e la distribuzione non autorizzata di questo libro è comunque proibita,
anche se il rispetto di questo divieto è più una questione di
lealtà, di buon gusto e di sensibilità dei lettori
che non una faccenda legale

E che facciamo, mettiamo in piedi un'attività che si basa sulla fiducia, il buon gusto e la lealtà, e poi siamo i primi a fare i furbi? Non se ne parla. 
La proprietà intellettuale si rispetta, perfino quella dei programmatori (Ehi, tu con gli occhiali e la faccia da nerd, sto scherzando! posa quel bastone). 
Quindi se non sappiamo disegnare le immagini le dobbiamo comprare; esistono servizi (io uso questo) che vendono a pochi spiccioli immagini per ogni evenienza; se non sappiamo suonare le musiche le dovremo pagare e se non sappiamo programmare il software lo dobbiamo pagare. 

Una questione di software
Uno dei programmi che vanno per la maggiore è Adobe InDesign. 
Usarlo per fare gli ebook è come usare un cannone per sparare alle mosche; è un programma professionale per l'impaginazione multipiattaforma, è estremamente potente e di conseguenza molto difficile da usare, gronda letteralmente di funzioni che per gli ebook sono peggio che inutili. E rischia di portare cocenti delusioni al principiante, che verosimilmente si consumerà la vista a impaginare pagine perfette e solo quando avrà l'ebook in mano vedrà che io 90% della sua faticosa impaginazione è andato a farsi benedire e il 10% rimanente romperà solo le scatole. E poi costa uno sproposito, anche se sul prezzo si può tirare un pochino; io ho usato biecamente la carta dello studente di mio figlio sedicenne per averne una copia al 90% di sconto, che sempre un bel salasso è, ma ragionevole (va bene giocare pulito, ma 3 mila euro per fare una manciata di ebook son davvero un delirio). Certo, inutile nasconderlo, InDesign è un gran bel programma e si rende molto utile... specialmente se l'appetito vien mangiando e dopo gli ebook ci si mette anche a fare qualche micro produzione di libri on demand, ma di questo magari ne parleremo poi. 
In verità, fare l'ebook richiede umiltà, pazienza e tanto tempo. Ci sono programmi e servizi online che promettono di trasformare direttamente un pdf in un ebook, ma  funzionano così così e solo su testi estremamente semplici; il classico romanzo senza immagini e senza voli pindarici nelle pagine.Se questo è il nostro caso, ottimo.
Se non lo è, abbiamo altre strade: una è farci convertire (a pagamento) il nostro manoscritto Word o Pdf da chi fa questo di mestiere.
Oppure, possiamo provare a codificare a mano il nostro libro. Non è facile, ma si imparano un sacco di cose.

Quanta pazienza!
Il formato ebook è sostanzialmente un dialetto Html (che si chiama Xhtml), quindi il nostro libro elettronico i teoria possiamo vederlo come se fosse un sito Web; ogni documento Html è un capitolo separato. 
Quindi nulla vieta di preparare il nostro libro come fosse un sito, usando un editor Html e poi convertirlo in Epub con dei programmi apposta: io mi trovo molto bene con Epubmaked di Epingsoft, che è un'utility molto essenziale, pulita che trasforma in ebook documenti Html e anche Word. Personalmente trovo più interessante la conversione dei documenti html, che permettono un controllo molto preciso sul codice del libro.
Il guaio è che come dicevamo, il formato Epub non è esattamente Html: è un dialetto Html. 
E qui son dolori, perché quello che funziona benissimo su un sito, rischia di funzionare male o non funzionare affatto su un epub. è vero che il convertitore da html a epub dovrebbe pensarci lui a convertire ogni costrutto Html valido nel corrispondente Xhtml e  poi impacchettarlo nell'epub. E ci saranno sicuramente programmi che lo fanno bene. Ma io uso Epubmaker, che spesso scivola sulle bucce di banana: tra gli errori più comuni, la mancanza dei paragrafi <P> e </P>, che il mio editor Html (Nvu) accidenti a lui non mette, mentre Xhtml pretende; oppure gli anchor per le note, che con html si definiscono usando <a name="nota"> mentre in Xhtml "name" non è supportato e si deve usare <a id="nota">. Questioni di lana caprina?
Certo.
Ma il guaio è che se l'epub non è più perfetto sotto il profilo tecnico, non sarà possibile validarlo, cioè fargli passare il controllo automatico del famigerato epub check. E senza validazione non si può mettere l'ebook in commercio. 
Anche se ci sembra che funzioni benissimo, i servizi di distribuzione ce lo sputeranno fuori.
Sull'altro piatto della bilancia, codificando a mano l'epub possiamo avere un controllo strettissimo su ogni dettaglio del nostro libro, e grazie ai fogli di stile esterni possiamo facilmente gestire la veste editoriale e la coerenza stilistica dei singoli volumi e delle collane.

Ricapitolando, ci sono molti modi per trasformare la nostra idea in un libro elettronico: 
  1. Con Adobe InDesign, si può passare da un libro impaginato per la carta o il Web all'epub;
  2. Con utility e servizi online gratuiti si possono trasformare automaticamente in epub testi in word o pdf;
  3. Possiamo passare i manoscritti ai centri servizi che si occuperanno loro di trasformarli in epub. In particolare, i siti che mettono in commercio le autoproduzioni offrono sempre questo servizio;
  4. Chi fa da sé fa per tre, con qualche utility, un pizzico di esperienza nell'html e tanta, tantissima pazienza possiamo fare tutto da noi, a mano. Non è il sistema più veloce, e forse neanche il più efficiente. Ma ci insegnerà un sacco di cose.


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